giovedì 23 giugno 2016

5 cose su di me - tag

Buongiorno a tutti!
Rieccomi qui! Ieri sera prima di addormentarmi, cosa difficile ultimamente, ho visto un video su YouTube di Annalisa Superstar. La seguo da poco tempo ma cattura con gran piacere la mia attenzione perchè è veramente sui generis. Avrò visto una ventina di video, quindi non molti, ma mi sono già piaciuti l'ironia e i racconti sulla sua Palermo.
Il video che mi ha fatto compagnia prima della ricerca del sonno è stato 10 cose su di me e siccome mi è proprio piaciuto ho pensato di farlo anch'io ma in versione ridotta e sotto le spoglie di una pagina di blog. 
Siete pronti? Cominciamo.

1) La vetrata del bar: quando ero piccola e fino a qualche anno fa, anche se sporadicamente, la mia famiglia era solita tra fine agosto e inizio settembre partire. La meta prediletta da mio padre era Padova, ma abbiamo visitato anche Firenze, San Marino, Ravenna e altre città. Di alcune di queste non ho conservato ricordi sia perchè ero piccola, 3-4 anni, sia perchè alcune città le abbiamo visitate una volta sola. Per Padova non è stato così: dagli 8 fino ai 15-16 anni ci sono andata ogni anno. Il nostro albergo era L'Hotel Casa del Pellegrino, di fronte alla Basilica di Sant'Antonio, sotto i portici. Mi viene ancora in mente il suono delle campane la mattina presto. Da infante lo odiavo; oggi a pensarci mi viene da sorridere perchè, come sa chi abita in un paese come me, le campane scandiscono ancora il tempo e mi piacciono soprattutto d'estate quando ho le finestre aperte e c'è quell'aria cocente e densa. Attorno ai 4 anni, proprio in uno dei nostri soggiorni a Padova, successe ciò che da allora mi ha consacrato come "Attila, dove passi tu non cresce più l'erba". Con la mia delicatezza di treenne probabile-discendente-unna sono riuscita a sfondare una vetrina di un bar che si è naturalmente frantumata in centinaia di pezzi addosso a me lasciandomi due piccole cicatrici sul volto, una sul sopracciglio destro e l'altra sul labbro superiore. A parte queste cicatrici di guerra che mi fanno pensare a quanto sia imbranata ogni volta che mi guardo allo specchio, non ho dei veri ricordi di questo avvenimento, tutto ciò che so mi è stato raccontato tra incredulità e ridarella. La considerazione comunque è: il vetro che ho distrutto doveva essere spesso come la carta velina..Bah..

2) Strani stravolgimenti alimentari: fino a 4 anni fa non amavo le rape rosse, quegli strani tuberi dal colore rosso che se li sbucci ti rimangono le dita così per una giornata intera. Non mi piacevano nè l'odore nè il sapore, che diciamolo sono intensi e, se non sei abituato, a tratti disgustosi. Poi una sera mia mamma le lasciò condite con olio e aceto nella coppettina vicino al mio piatto e stranamente non mi provocarono nessun disgusto, anzi le trovai perfino invitanti. Per cui con la mia forchettina ne presi un pezzetto e me lo mangiai. Le trovai così buone che da quel momento ho cominciato a mangiarle spessissimo, addirittura le mangio crude e quando le trovo con le foglie sono lì tutta emozionata che non vedo l'ora di mangiarmele. La stessa cosa è successa con le cicorie. Ora le mangio con gran gusto, sia condite con olio, sia con il purè di fave (ma separate dal purè..ma forse questa considerazione merita un punto a parte), sia al forno con la mozzarella e il pangrattato.

3) A proposito di fave e cicorie: c'è una cosa che proprio non sopporto e non riguarda solo fave e cicorie ma tutto quello che ha una consistenza solida posto nello stesso piatto con qualcosa che si presenta come una purea, ovvero mi infastidisce che i due cibi vengano a contatto. Ok, non ridete e soprattutto non fingete che anche per voi non sia così. Conosco gente come me, non nascondetevi. In ogni caso lo stesso principio vale per il purè di patate e la fettina di pollo o il burger di legumi, ma non mi dà così fastidio se il purè viene a contatto con dei pomodori ad insalata ad esempio. Non mi chiedete il perchè, non lo so nemmeno io.

4) Orologi, i miei tesori: dire che gli orologi mi piacciono è davvero un eufemismo. Se potessi comprarmene uno al mese lo farei. Ho una predilezione per quelli da uomo, nonostante il mio polso sia piccolo. Alla mia laurea me ne sono stati regalati 2 del tutto inaspettatamente e con mio grande piacere. Non amo i brillantini ma dipende da quanti ne sono e dove sono localizzati. Il mio Daniel Wellington, ad esempio, ne ha 12, uno per ogni ora. Gli orologi di questa marca hanno i cinturini intercambiabili. Stu-pen-do. Non ne posseggo ma li trovo bellissimi, gli orologi di AB Aeterno e di WeWood. Sono particolarissimi perchè costruiti in legno. Ah.. 

5) Medicina che passione: quando ero piccola mi innamorai del mio pediatra: un bell'uomo alto con la barba, il camice bianco e il fonendoscopio. Diciamo che non ho mai fatto parte di quei bambini che non volevano andare dal medico. Anzi, quando dovevo fare prelievi ematici ero lì tutta eccitata. Mi ricordo ancora il medico che me li faceva: era una donna tanto carina e amorevole. Ho cercato di fare in modo che i miei nipoti non provassero timore andando dal medico e addirittura ora fanno il vaccino quasi senza battere ciglio (dimenticavo di dirvi che i miei 2 nipoti hanno 4 e 5 anni). Comunque tutta questa passione per il mio medico si è tramutata in voglia di diventare come lui. So che la storia del "volevo fare medicina da bambina" è un po' patetica, ma per me ha funzionato così, come accade d'altronde per tanti altri. Ora che sono un medico direi alla me bambina che ce l'abbiamo fatta anche se la strada davanti a noi è ancora bella lunga!

Per ora è tutto qui, ma è così carino questo argomento che potrei scrivere pagine e pagine!

Alla prossima, allora. :D

P.S.: se qualcuno volesse lasciarmi il link delle sue 10 cose (o anche meno), sarebbe libero di farlo! 

A.T.

venerdì 2 ottobre 2015

I colori dell'autunno

Ciao a tutti/e! Come state? Da queste parti tutto scorre velocissimo tanto che vorrei che per qualche giorno il tempo si fermasse, giusto per poter fare di più ma con più calma.
È il sogno di tutti avere più tempo a disposizione, anche se sono convinta che se lo avessimo non sapremmo sfruttarlo e passerebbe quasi inconsapevolmente.
L'autunno è arrivato. I colori sono bellissimi: ci sono gli arancioni, i marroni, i grigio-blu, i verdi, i borgogna anche se non ancora esplosi. Viene voglia di truccarsi solo per far parte delle tante sfumature della natura.
Tuttavia le mie riserve di make-up sono bell'e finite e un po' per mancanza di tempo (vedi sopra) un po' per mancanza di tintinnanti monetine non verranno rifornite presto. Se dovessi comprare qualcosa, però, in armonia con la mia visione dell'autunno, sceglierei:
- "Camaleonte" ombretto di Neve Cosmetics: è un colore duochrome marrone con riflessi che sembrano verdi o argentati. Mi fa venire in mente gli alberi bagnati dalla pioggia. Non chiedetemi perché...spesso mi si creano delle associazioni mentali quasi inspiegabili.
- "Chocolate Eclair" rossetto di Neve Cosmetics: è un marrone rosso scuro, che mi fa pensare alle castagne, al caminetto acceso, alle foglie degli alberi mezze rosse e mezze marroni.
- "Paloma" rossetto di Nabla: è un colore nude opaco che mi fa venire in mente quelle mattine d'autunno in cui il fresco si fa più intenso.

....e voi cosa comprereste o comprerete quest'autunno?

Alla prossima!

A.T.