mercoledì 17 settembre 2014

cos'è la coppetta mestruale

Ciao a tutte/i!
Come avevo anticipato nel post precedente, vorrei parlare della Coppetta Mestruale, una semi-sconosciuta.
E' da qualche mese che ne sono venuta a conoscenza e non ricordo nemmeno come. Probabilmente ho visto il video su YouTube di qualcuna che ne parlava. Sta di fatto che da quel momento ho cominciato ad informarmi e ad approfondire sempre di più. 
Ecco cosa ho scoperto:
1) Cos'è? La coppetta mestruale è un dispositivo a forma di coppa utilizzato per contenere il sangue mestruale. A differenza degli assorbenti classici non assorbe il sangue, ma lo raccoglie nella sua concavità.
E' formata da un anello, un corpo, una base e uno stelo. Questo è l'aspetto di una coppetta:

 
2) Di che materiale è fatta? La maggior parte delle coppette che ho trovato su internet sono in silicone; solo una marca (almeno fino ad ora e che io sappia) utilizza un altro materiale, il TPE (elastomero termoplastico). Quest'ultimo è una miscela di plastica e gomma che rende il materiale malleabile, elastico e riutilizzabile. In ambito medico è usato anche per fabbricare i cateteri.
Il silicone utilizzato dalle altre ditte, invece, è definito "di grado medico", vuol dire che che è stato testato per quanto riguarda la sua biocompatibilità.

N.B. per BIOCOMPATIBILITA' si intende la capacità di un materiale di interagire con l'organismo ospite senza provocare reazioni avverse (favorire infezioni, danneggiare i tessuti..)

(Ho anche letto che esistono coppette in lattice, ma per ora non mi è capitato di trovare brand che le producessero).

3) Come si utilizza? Diversamente da un assorbente esterno, la coppetta viene posizionata all'interno della vagina, non così in alto da raggiungere la cervice uterina, nè così in basso da sporgere all'esterno, se non parzialmente con il gambo (ma molte donne so che lo tagliano perchè reca loro fastidio).

Veniamo ora a quelli che erano i miei dubbi:
1) E' igienica? La coppetta, prima di essere utilizzata per la prima volta e poi all'inizio di ogni mestruazione, deve essere sterilizzata o facendola bollire in acqua bollente o usando la sterilizzazione a freddo (il metodo Milton che le mamme usano per sterilizzare gli oggetti destinati all'uso dei loro bimbi). 
Ad ogni cambio, invece,  si dovrebbe lavare con acqua corrente potabile e un detergente apposito (delicato, a pH neutro).
La possibilità di infezioni sembra essere ridotta al minimo o addirittura essere pari a zero. Naturalmente se si associa una corretta igiene, perchè lavarsi le mani prima di toglierla e metterla è fondamentale! 
2) Dato che il sangue mestruale rappresenta anche una forma di difesa da agenti esterni, perchè allontana eventuali microrganismi nocivi presenti sulle pareti vaginali, l'assenza di questo flusso non potrebbe provocare suscettibilità alle infezioni vaginali?
Comincio con il dire che la vagina non è un ambiente sterile, in primis perchè è a contatto con l'esterno attraverso l'orifizio vaginale che si trova in stretta vicinanza con altri due orifizi, cioè quello uretrale esterno e l'apertura anale, in secundis a causa dell'attività sessuale.
Normalmente l'ambiente vaginale è ricco di batteri saprofiti (positivi per noi) che competono per la loro sopravvivenza con un'eventuale flora batterica patogena e che, inoltre, grazie anche alla capacità di acidificare il pH vaginale rendono questo ambiente inospitale agli "invasori".
Ho riflettuto a lungo sulla possibilità che l'assenza di sangue mestruale possa favorire le infezioni. In realtà dobbiamo tener conto che la vagina è ricca di ghiandole, almeno dopo la pubertà, le cui secrezioni facilitano comunque l'eliminazione di ospiti indesiderati. Questo, associato ad una corretta igiene intima e ad una corretta alimentazione ricca di frutta, verdura, yogurt e probiotici, dovrebbe tenerci a riparo dallo sviluppo di patologie di origine infettiva.
3) Può irritare le pareti vaginali? 
Il materiale di cui le coppette sono fatte dovrebbe renderle morbide e abbastanza lisce da non determinare irritazioni. Le scritte o i disegni incisi su alcune coppette potrebbero dare dei fastidi, soprattutto alle donne più sensibili, ma in genere non dovrebbero essere così in rilievo da disturbare.
Per ridurre la sensazione di materiale estraneo e facilitare anche l'inserimento si può utilizzare un lubrificante, meglio se naturale e senza siliconi.

Una volta soffermatami su tutti questi aspetti, ho cominciato a chiedermi "Quale coppetta comprare?".
A questa domanda non ho ancora risposto. Ci sono decine di marche che offrono coppette diverse per forma, capienza, lunghezza, morbidezza del materiale e una donna nella scelta della sua coppetta ideale dovrebbe tenere conto di tutti questi fattori.
Il problema, però, è uno e uno solo: non avendo un metro di paragone, come fa una novellina di questo mondo a capire quale scegliere? Una risposta certa non c'è e la fortuna gioca un ruolo importante.
Io ho chiesto aiuto al sito www.coppetta-mestruale.it. Mi hanno risposto subito e, in base alle informazioni da me fornite, mi hanno consigliato di acquistare una tra queste 3 coppette: Femmecup, Ruby Cup e CupLee, caldeggiando soprattutto la terza che avendo l'anello più morbido dovrebbe darmi meno fastidi durante i primi giorni del ciclo che sono per me dolorosi.
In realtà se dovessi scegliere solo tra queste 3, preferirei acquistare la Ruby Cup sia per l'aspetto "solidale" che per le caratteristiche tecniche.
Vi lascio il link al sito http://www.ruby-cup.com/en/. Qui potrete leggere come le tre fondatrici (Julie Weigaard Kjaer, Maxie Matthiessen e Veronica D'Souza) partendo dall'idea di produrre qualcosa di innovativo e utile siano riuscite a metter su un business basato anche sulla solidarietà. Infatti sempre nel loro sito leggerete che per ogni Ruby Cup acquistata ne viene donata un'altra ad una ragazza del Kenya, in modo che questa non si debba più preoccupare di comprare assorbenti (costosi e poco reperibili in quelle aree) per almeno 10 anni.
N.B. In verità non è una vera e propria donazione, in quanto le ragazze keniote compreranno lo stesso la coppetta ma ad un prezzo simbolico (lo trovate scritto in fondo a questa pagina: http://www.ruby-cup.com/en/ruby-cup-in-kenya). Lo specifico perchè inizialmente pensavo fosse una vera donazione gratuita, magari anche voi pensate così. E' comunque un gesto "nobile" che secondo l'azienda dovrebbe far sentire queste neo-donne più indipendenti e orgogliose.

Nei prossimi post vorrei parlarvi dei tipi di coppetta e delle caratteristiche fisiche che dovremmo considerare per sceglierne una.

See you soon!

Nessun commento:

Posta un commento